VISITE GUIDATE, ITINERARI E PASSEGGIATE A ROMA E NEL LAZIO

VISITE GUIDATE

VISITE GUIDATE A ROMA

Musei Vaticani

I Musei racchiudono una delle raccolte d'arte più grandi del mondo. Fondati da papa Giulio II nel XVI secolo, espongono l'enorme collezione di opere d'arte accumulata nei secoli dai Papi.

Dall’arte egizia passando per quella etrusca e greco-romana si arriva al periodo d’oro dell’arte italiana: il Rinascimento.

La Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Raffaello fanno parte delle opere che i visitatori dei musei potranno ammirare nel loro percorso di visita.

Musei Vaticani e Basilica di San Pietro

Questo itinerario di visita permette di ammirare, oltre che le collezioni dei Musei Vaticani, anche la Basilica, raggiungibile attraverso la berniniana Scala Regia che la collega alla Cappella Sistina.





Colosseo - Foro Romano - Palatino

Il Colosseo, monumento simbolo della città, è la più grandiosa arena del mondo antico. Qui si svolgevano i giochi che vedevano protagonisti sia i gladiatori che gli animali che si esibivano nelle venationes, per finire poi con le esecuzioni capitali.

Il Foro Romano era il centro monumentale della Roma antica. Percorrendo l’antica via Sacra potrete vedere le trasformazioni della vita religiosa, economica e pubblica della città.

Il Palatino è la culla della prima Roma. Su questo colle Romolo fondò la città che avrebbe poi governato sul mondo. Il nostro viaggio parte dai primi stanziamenti di capanne risalenti all’VIII secolo a.C. per passare all’età imperiale, dove gli imperatori sceglieranno questo luogo come loro residenza, arrivando, infine, all’età tardo antica.

Scavi di Ostia Antica

Gli scavi di Ostia Antica conservano i resti della città portuale romana. Accanto ai monumenti pubblici, quali le Terme e il Teatro, si sono conservate numerose strutture private come il thermopolium (il bar dell'epoca), la panetteria e le fulloniche (le lavanderie dell'antica Roma), le abitazioni quali le Insule e le Domus, le sedi delle associazioni produttive, tutti elementi che ci permetteranno di comprendere la vita quotidiana dell'antichità.

Museo Nazionale Romano

A SCELTA UNO O DUE DEI QUATTRO DIPARTIMENTI:

Terme di Diocleziano - Ospita la sezione epigrafica della collezione museale che ci offre uno spaccato della vita di tutti i giorni della Roma arcaica prima, e di quella Imperiale poi. La visita include anche le monumentali aule del complesso termale.
Palazzo Massimo - Permette di ammirare la ritrattistica romana e gli splendidi affreschi della Villa di Livia e della Villa della Farnesina, oltre al celebre Discobolo Lancellotti e all’Augusto della via Labicana. Vi si trova inoltre una collezione di gioielli che documenta l’arte dell’oreficeria romana e la mummia di Grottarossa con il suo corredo funerario.

Palazzo Altemps - Ospita le collezioni Boncompagni-Ludovisi di reperti classici. Le sculture, restaurate e reintegrate dal Bernini e dall’Algardi, comprendono il gruppo del Galata Suicida, il Trono Ludovisi e il Grande Sarcofago Ludovisi.

Crypta Balbi - Dedica le sue collezioni all’ultimo periodo dell’impero e i primi secoli dell’ età medievale, permettendo di comprendere le varie stratificazioni temporali che dall’epoca di Augusto si susseguono fino ai giorni nostri.

Galleria Borghese

La superba collezione cardinalizia seicentesca è ospitata nel casino Borghese, edificato tra il 1613 e 1615 sul modello della cinquecentesca Villa della Farnesina alla Lungara. Protagonisti della nostra visita, saranno, tra gli altri, Raffaello con la sua Deposizione e la Dama con unicorno, Tiziano con il suo Amor Sacro e Amor Profano, Caravaggio e il David con la testa di Golia (suo autoritratto), la Madonna dei Palafrenieri, il San Girolamo e il San Giovanni Battista, Bernini e il suo Apollo e Dafne e il Ratto di Proserpina e infine il Canova con il simbolo della Galleria: Paolina Borghese.

Musei Capitolini e Centrale Montemartini

Il complesso museale capitolino è considerato il più antico museo pubblico del mondo, fondato nel 1471. Da sempre centro della vita religiosa e fulcro delle libertà civiche, il Campidoglio riserva al visitatore, nella sua veste michelangiolesca, un percorso di visita straordinario. Si comincia dal Palazzo dei Conservatori con l’Esedra del Marco Aurelio e la Pinacoteca per poi proseguire negli ambienti sotterranei della Galleria Lapidaria, del Tabularium e di Palazzo Nuovo.
La seconda sede dei Musei Capitolini, situata lungo la via Ostiense, è la Centrale Montemartini, straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale. Tale sede ospita una considerevole parte delle sculture dell'antichità classica tornate alla luce nel corso degli scavi eseguiti a Roma tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. L'esposizione ricostruisce i complessi monumentali antichi ripercorrendo lo sviluppo della città dall'età repubblicana fino a quella tardo imperiale con episodi particolarmente significativi e spesso quasi sconosciuti al grosso pubblico, come nel caso del grandissimo mosaico con scene di caccia proveniente da Santa Bibiana.

Castel Sant'Angelo

Originariamente mausoleo dell’imperatore Adriano, oggi Castel San’Angelo offre al visitatore un percorso affascinante: dalle antiche strutture imperiali a quelle medievali, che lo renderanno una fortezza inespugnabile oltre che sede di una delle carceri più temute dello Stato Pontificio, agli appartamenti papali meravigliosamente decorati da Perin del Vaga.

Dalla terrazza, si gode una delle più belle vedute del centro storico di Roma.

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e Villa Poniatowski

Il Museo ha sede nella splendida villa rinascimentale di Giulio III. Oggi ospita la più importante collezione di reperti etruschi al mondo, provenienti in particolare dall’Etruria meridionale, tra l’Alto Lazio, il Tevere e il Mar Tirreno.

Le opere più note della collezione vedono l’Apollo di Veio, il Sarcofago degli Sposi, proveniente da Cerveteri, le famose Lamine di Pyrgi, con testi in lingua etrusca e fenicia e la collezione degli ori etruschi.

Vi si trovano inoltre gli affreschi della tomba del letto funebre ed una ricostruzione di una tomba della necropoli di Cerveteri con il suo corredo.

La visita include anche la nuova sede del Museo Nazionale Etrusco: la Villa Poniatowski. Negli ambienti riccamente affrescati sono esposte le antichità dei centri dell'Umbria e del Latium Vetus.

Basilica di San Clemente e Mitreo

La visita a San Clemente ci permetterà di fare un viaggio a ritroso nel tempo di duemila anni. Visiteremo i tre strati che la compongono e uno dei mitrei meglio conservanti di Roma. Dalla Basilica del XII secolo, scenderemo in quella del IV secolo per raggiungere la casa romana risalente all'epoca di Domiziano.
La Basilica si trova in via Labicana 95, a due passi dal Colosseo.

Case Romane del Celio

Sotto la basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio, fondata all’inizio del V secolo dal senatore Pammachio, si estende uno straordinario complesso di edifici residenziali di età romana.

La tradizione identifica questi luoghi con la casa in cui i Ss. Giovanni e Paolo abitarono e furono sepolti, dopo avervi subito il martirio sotto il regno dell'imperatore Giuliano l'Apostata (361-363 d.C.).

Il complesso archeologico, scoperto nel 1887 da Padre Germano di S. Stanislao, rettore della Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio ancora oggi officiata dai Padri Passionisti, svela un suggestivo itinerario attraverso oltre 20 ambienti ipogei su vari livelli, in parte affrescati con pitture databili tra il III secolo d.C. e l'età medievale.

Un susseguirsi di sale decorate, un dedalo di strutture stratificate, tagliate dalla fondazione della chiesa, mostrano uno spaccato di vita quotidiana ed un'interessante commistione di temi culturali e religiosi. Da caseggiato popolare (insula) a ricca domus, fino alla costruzione del titulus cristiano: queste le vicende del monumento che nasce dalla fusione di una serie di edifici.

Il nucleo principale è costituito da una domus su due livelli, del II secolo d.C., occupata da un impianto termale privato (balneum) al piano inferiore e da un'insula, caratteristico caseggiato popolare con un portico e taberne al livello stradale ed abitazioni ai piani superiori, costruita all'inizio del III secolo d.C. lungo il Clivo di Scauro.

Le diverse unità abitative furono unite insieme nel corso del III secolo d.C. da un unico proprietario e trasformate in un'elegante domus pagana con ambienti di rappresentanza decorati da affreschi di pregio.

Catacombe di Priscilla

Scavate nel tufo, tenera roccia vulcanica utilizzata per la costruzione di mattoni e calce, le gallerie si estendono per circa 13 km. di lunghezza, in vari livelli di profondità. Il primo piano, il più antico, si snoda in percorsi irregolari di gallerie, nelle cui pareti sono ricavati i “loculi”, le tombe comuni dove il corpo era posto, avvolto in un lenzuolo, direttamente sulla terra, cosparso di calce ad impedirne la rapida decomposizione, e murato con marmi o tegole. Sulle tombe le iscrizioni erano in greco o in latino, o c’erano piccoli oggetti a permettere il riconoscimento delle tombe anepigrafe. Solo in questo primo piano, dove erano sepolti i Martiri, troviamo piccole stanze, i “cubicoli”,tombe di famiglie abbienti o di martiri, e gli arcosoli, altro tipo nobile di tomba, spesso decorati con pitture a soggetto religioso. Sono raffigurate, per lo più, storie bibliche dell’Antico o del Nuovo Testamento, che stanno ad esprimere la fede nella salvezza e nella risurrezione. Sulle lapidi tombali sono frequenti anche i simboli, significativi per i cristiani e incomprensibili per i pagani: il più noto è il pesce, che nasconde le cinque parole “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore” attraverso le iniziali delle cinque lettere greche che compongono la parola “ICTUS”, pesce.

Terme di Caracalla

Le Thermae Antoninianae, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità, furono costruite nella parte meridionale della città per iniziativa di Caracalla, che dedicò l’edificio centrale nel 216 d.C.
Le Terme di Caracalla sono uno dei rari casi in cui è possibile ricostruire, sia pure in parte, il programma decorativo originario. Le fonti scritte parlano di enormi colonne di marmo, pavimentazione in marmi colorati orientali, mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti, stucchi dipinti e centinaia di statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti, sia nelle sale più importanti e nei giardini. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, l’Aqua Antoniniana. Restaurato più volte, l’impianto termale cessò di funzionare nel 537 d.C.

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